Le ‘donne di piacere’ che hanno lasciato il segno

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Vita di lusso, piaceri sfrenati, sregolatezza, vivevano così quelle che in antichità erano conosciute come donne di piacere, ovvero le prostitute di una volta, le donne che oggi chiamiamo escorts; la differenza tra allora ed oggi è che anticamente la prostituzione era parte integrante della vita di tutti i giorni, ed il mestiere di prostituta godeva di tutt’altra considerazione rispetto ad oggi. La storia ci racconta addirittura di paesi interi le cui sorti sono cambiate grazie proprio alle donne di piacere, quasi tutte morte in disgrazia e miseria dopo essere state ‘socialmente utili’ durante tutta la loro carriera.

Anche se, come ben sappiamo, la prostituzione viene considerata da tutti ‘il mestiere più vecchio del mondo’ perché se ne trovano tracce già nella Mesopotamia dell’impero babilonese (secolo XVIII a.C.), è stato il periodo greco-romano a lasciare la maggior parte di testimonianze sull’arte della prostituzione. Fu infatti il politico e poeta greco Solone ad istituire il primo bordello, e lo fece ad Atene nel secolo VI a.C, investendo poi i guadagni dell’attività per costruire un tempio dedicato ad Afrodite. La prostituzione diventò una professione sempre più diffusa, e nell’antica Roma fu resa pubblica e legalizzata; nacque così una nuova figura professionale, quella della meretrice.

Valeria Messalina,

Nipote della moglie di Marco Antonio nonché sorella di Giulio CesareOttavia Minore, Messalina nacque in una famiglia patrizia molto in vista nell’ambiente aristocratico romano, e divenne ben presto la donna più desiderata di Roma per la sua folgorante bellezza; dal suo rapporto con Tiberio Claudio, quarto imperatore romano, ebbe due figli, ed inoltre i due furono acclamati imperatori di Roma dopo l’assassinio di Caligola avvenuto per mano dei pretoriani. Messalina era molto giovane e bella, ma conduceva una vita assai sregolata e fuori dagli schemi; non frequentava mai gli ambienti di corte, anzi li evitava, e su di lei si narrano diverse storie alquanto bizzarre circa i suoi eccessi e la costante voglia di trasgressione.

Si dice che ebbe rapporti incestuosi con i suoi fratelli, che si prostituisse nei bordelli romani con il falso nome di Lisisca e che, durante alcune ore del giorno offrisse il suo corpo a piacimento a gladiatori e marinai. Addirittura esiste un racconto di Plinio il Vecchio in cui si parla di una gara tra lei e la più famosa prostituta dell’epoca su quanti rapporti sessuali completi riuscissero ad avere in 24 ore, e che Messalina ne uscì vincitrice avendolo fatto con 25 giovani e bei sudditi.

Emma Hamilton

Un’altra donna che appare nella storia della prostituzione è certamente Lady Emma Hamilton, avventuriera inglese ricordata per essere stata l’amante dell’ammiraglio Horatio Nelson; nata in Inghilterra nel 1765, Amy (così fu ribattezzata) perse il padre a soli due mesi, e fu la madre ad occuparsi della sua crescita, anche se non potette darle una buona educazione a causa delle pesanti condizioni di miseria in cui versava. La ragazza maturò presto soprattutto sotto il punto di vista sessuale, anzi lo fece molto più rapidamente del normale; a soli 15 anni ebbe una figlia con un suo ‘benefattore’, figlia che crebbe in Galles con la nonna, e che lei in seguito si rifiutò di vedere.

Nel 1781 Amy si trasferì a Londra, dove iniziò a lavorare nel bordello di Madame Kelly in Arlington Street, ma finì presto col diventare la mantenuta dei personaggi più in vista dell’alta società londinese; posò nuda come Dea della Salute nello studio del medico ciarlatano James Graham, fu l’amante del figlio del Conte di Warwick, sposò il diplomatico britannico Sir William Douglas Hamilton, e concluse con l’essere l’amante del celebre ammiraglio britannico Horatio Nelson, il tutto non senza prostituirsi a proprio piacimento con vari personaggi di spicco dell’aristocrazia inglese.

La bella Otero

Anche la ballerina, attrice, e cortigiana spagnola Augusta Carolina del Carmen Otero Iglesias, meglio conosciuta come la bella Otero, fece parlare molto di se per la sua predisposizione naturale nel voler sempre mettere in mostra le sue forme deliziose e la sua femminilità, doti che la portarono ad essere famosa in tutto il mondo. Subì uno stupro quando aveva appena 10 anni, e questo avvenimento segnò profondamente la sua infanzia, tanto da farla scappare di casa insieme al suo ragazzo Paco, insieme al quale iniziò a lavorare come cantante e ballerina in alcuni cabaret di Barcellona.

Nella decade che va dal 1890 al 1900, la bella Otero fu amante di vari personaggi illustri e potenti dell’epoca tra cui il Principe Alberto I di Monaco, Edoardo VII d’Inghilterra, i granduchi russi Pietro e Nicola Nikolaevic, e del nostro stimatissimo patriota nonché scrittore, poeta, drammaturgo, e politico Gabriele D’Annunzio; furono anni durante i quali la ballerina spagnola costruì la sua fortuna con i suoi spettacoli, ma soprattutto con le marchette che faceva regolarmente, accumulando un patrimonio di circa 25 milioni di dollari. La bella Otero morì a Nizza nel 1965, alla veneranda età di 96 anni.