Zero Dark Thirty, la morte di Bin Laden sul grande schermo

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‘Zero Dark Thirty’, film del 2012 diretto da Kathryn Bigelow ed interamente incentrato sull’attività dei servizi segreti che portò all’individuazione ed uccisione del fondamentalista islamico ‘Osama Bin Laden’, deve il suo titolo proprio all’ora esatta in cui scattò tutta l’operazione, culminata poi con la morte del pericolosissimo terrorista saudita.

A mezzanotte e mezza del 1 Maggio 2011, prese il via infatti l’operazione militare che tutto il mondo si auspicava partisse già molto tempo prima, ovvero quella di trovare, stanare ed uccidere l’uomo che aveva seminato il terrore e minacciato tutto il mondo, quell’Osama Bin Laden che un po’ tutti volevano vedere assolutamente morto. Pellicola dai contenuti forti e dalle innumerevoli critiche ricevute, ‘Zero Dark Thirty’ si colloca certamente tra i migliori 50 film dell’ultimo decennio, come testimonia il lungo elenco di riconoscimenti e premi che ha ricevuto.

Sinòssi di Zero Dark Thirty

Maya Lambert, giovane e neolaureata agente della CIA impegnata nella lotta contro il terrorismo islamico, viene assegnata nel 2003 all’ambasciata americana di Islamabad, in Pakistan; qui l’agente speciale Dan, esperto compagno al quale è stata posta in affiancamento, le mostra subito i brutali metodi a base di pesanti torture fisiche che i militari statunitensi adottavano per ottenere informazioni dai terroristi catturati.

E’ in particolare su Ammar-al-Baluchi, affiliato di Al-Qaida nonché mandante dei dirottamenti aerei dell’ 11 Settembre 2001, che si riversa tutto l’odio e la sete di vendetta di Dan, il quale gli propina torture di tutti i generi privandolo del sonno, costringendolo con catene e vessandolo, rinchiudendolo in scatole di legno, tutto questo però senza riuscire ad ottenere le informazioni che vuole. Circa un anno più tardi, Maya suggerisce a Dan di adottare uno stratagemma e di fare un ‘bluff’ai danni di Ammar-al Baluchi, che abbocca e consegna agli statunitensi la prima traccia utile per trovare Bin Laden; tutto questo senza dover ricorrere ad ulteriori torture. L’ostinazione della ragazza è encomiabile, e dopo anni di indagini e ricerche continue, il suo grande contributo alla causa paga: Bin Laden viene finalmente trovato ed ucciso.

Produzione del film

La paternità di questo bellissimo film-dossier è da attribuire formalmente alla casa produttrice statunitense Annapurna Pictures (fondata nel 2011 da Megan Ellison), ma è stato in effetti un piccolo team di professionisti a confrontarsi e cooperare per il suo completo sviluppo produttivo; il giornalista, sceneggiatore e produttore americano Mark Boal, Megan Ellison, Colin Wilson e la stessa regista Kathryn Bigelow, hanno infatti preso parte attivamente a tutta la fase produttiva del film, ed è a loro che vanno tributati lunghi applausi.

In un primo momento fu scelto l’attore australiano John Edgerton come protagonista principale, ma questi non accettò a causa di altri impegni in corso, e fu subito sostituito da Jason Clarke (Edgerton farà successivamente parte del cast in un altro ruolo); stessa sorte toccò all’attrice Rooney Mara, sostituita da Jessica Chastain.

Polemiche su Zero Dark Thirty

Trattando un tema così impegnativo e scottante, non poteva ovviamente mancare un lungo strascico di polemiche intorno a questo film; l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama fu infatti accusato di aver dato libero accesso alle fasi organizzative di tutta la missione alla Bigelow, mettendo a rischio l’intera operazione ed anche la sicurezza nazionale.

Ovviamente la bella regista negò prontamente tutto, e disse a voce alta alla stampa che non aveva mai ricevuto nessun tipo di informazione, notizia top secret, o ‘favoritismi’ del genere da parte del Presidente, mettendo a tacere i rumori popolari che nel frattempo crescevano attorno a questa vicenda.

Premi e riconoscimenti

E’ molto lungo l’elenco dei premi e delle gratificazioni ottenute da ‘Dark Zero Night’, e mettendo per un attimo da parte tutte le varie nomination ricevute, spiccano: Chicago Film Critics Association Awards, San Francisco Film Critics Circle Awards, ed ancora Phoenix Film Critics Society Awards, Hollywood Film Awards, Boston Online Film Critics Association, e molti altri soltanto nell’anno 2012; nel 2013 fu la protagonista Jessica Chastain a vincere il Golden Globe come miglior attrice, arrivando infine al Premio Oscar per il miglior montaggio sonoro a Paul N.J. Ottosson, ottenuto grazie alle colonne sonore del maestro francese Alexander Desplat.